domenica 23 dicembre 2012

Proposte di modifica alla legge elettorale

Le speranze di modificare l'attuale legge elettorale sono state tante. Qualcuno ci ha creduto veramente e sembrava si trattasse solo di tempo e prima o poi si sarebbe cambiata,  cosi pensavamo tutti. Invece no. Eccoci di nuovo qui a parlare del c.d.Porcellum come strumento che a noi cittadini permette di esplicitare e concretizzare l'unico diritto/dovere che possediamo - il voto - per incidere indirettamente sul governo del nostro paese, per decidere chi lo dirigerà e di conseguenza le scelte che si faranno. 
In questo articolo vogliamo riassumere alcune delle proposte di modifica che sono state fatte, con la speranza che non vengano archiviate, ma siano semplicemente riposte in un cassetto non del tutto chiuso, per poterle all'occorrenza riprendere e mettere in atto. 
Alcuni slogans accompagnano le richieste di modifica, usati a volte come specchio per le allodole o come argomento per discutere sul niente.

mercoledì 12 dicembre 2012

Il percorso fino all'attuale legge elettorale

Prendendo spunto dalle sagge parole del docente di Diritto Costituzionale dell'Università Statale di Milano - Nicolò Zanon - proponiamo una breve analisi storica delle precedenti leggi elettorali e del bisogno di cambiamento di quella attuale. 
La scelta di una legge elettorale, come qualsiasi normazione positiva, risponde ad esigenze plurime che si manifestano nel contesto economico-sociale del paese ed in questo caso all'interno del più ristretto contesto politico. Sussiste infatti un'influenza reciproca tra sistema elettorale e sistema dei partiti: in base ad una precisa legge elettorale i partiti si costituiscono in un determinato modo (se vige il sistema proporzionale ad esempio si incentiva la nascita di un pluralismo di partiti) e viceversa, in base alla forma dei partiti esistenti si preferisce una legge idonea a garantire loro la spartizione dei seggi. Come ogni legge, anche quella elettorale altro non è che uno strumento, studiato e creato attraverso una democratica discussione bicamerale, durante la quale non sempre è la maggioranza a vincere o la minoranza a proporre modifiche, ma più spesso è il compromesso ad avere la meglio.